sabato 12 novembre 2011

How it's made - Lo skateboard!

Studiare sui libri può essere un ottimo metodo per imparare ma spesso risulta essere terribilmente noioso. E chi l'ha detto che per imparare bisogna annoiarsi? Non è forse vero che le cose che ci piacciono le ricordiamo senza alcuno sforzo e senza doverle studiare?
 Beh allora perché non affidarsi alla nostra naturale curiosità e approfittare delle tante risorse che la rete mette a disposizione per sollecitare la nostra voglia di sapere?
 C'è un programma trasmesso su Discovery Channel che si chiama "How it's made", molti di voi lo conosceranno con il titolo italiano di "Come è fatto".
 Si tratta di pillole di sapere di 3-5 minuti su come sono fatte le cose: dalle caramelle ai wurstel, dalla carta agli stuzzicadenti, dalle arachidi agli stivali da cowboy, dai videogiochi alle stufe a legna! 
Insomma c'è di tutto e per tutti i gusti. Ho pensato non fosse una cattiva idea mettere accanto la serie canadese e la stessa doppiata in italiano, fatemi sapere che ne pensate.
 Se volete che metta i sottotitoli per facilitare l'apprendimento fatemelo sapere. E se la cosa vi piace potreste proporre voi il come è fatto del giorno e potrebbe anche diventare una rubrica fissa.
Cliccate qui per la lista degli episodi. Beh dateci un'occhiata e se vi vengono delle idee su come lavorarci meglio non esitate a scriverle nei commenti!
 P.s. Per mettere a confronto i due video considerate che in quello canadese c'è una breve introduzione non presente nella controparte italiana, e se volete saltarla partite pure dal 25mo secondo!






domenica 6 novembre 2011

Listen and write - come allenarsi con il dettato

Ecco un bel programmino per fare il dettato e migliorare la comprensione dell'inglese.
Come funziona: premete play e scrivete nel rettangolo di sotto quello che sentite.
 Quando scriverete la lettera giusta questa verrà visualizzata altrimenti andate a tentativi finché la parola non sarà completata, a quel punto la parola completa apparirà nel rettangolo grande superiore e procedete con quella dopo.
 La registrazione è divisa in tante piccole tracce che potete richiamare dal menù a tendina (track of this audio). La traccia è ripetuta all'infinito finché tutte le parole contenute non saranno trovate dopodiché si passa alla traccia successiva.
 Se proprio non riuscite a capire una parola sotto c'è il pulsantino "hint" che vi dà un indizio, ogni volta che lo premete aggiunge una lettera (ma cercate di non abusarne però!).
Qui sotto qualche prova per rendere l'idea ma se andate sul sito di Listen and write avrete tutte le funzionalità attive, i punteggi ecc.





LiV 13

venerdì 5 agosto 2011

Roy Orbison - Crying




Crying di Roy Orbison...
Ricordate l'uso che ne faceva Harmony Korine nella parte finale di Gummo?






CRYING

I was all right for awhile
I could smile for awhile

Sono stato bene per un po'
Riuscivo persino a sorridere da un po'


But I saw you last night
You held my hand so tight
As you stopped to say, "Hello"

Ma ti ho visto l'altra sera
Hai tenuto la mia mano così stretta
Quando ti sei fermata per dirmi: "Ciao"..


Oh, you wished me well
You, you couldn't tell
That I'd been crying over you
Crying over you

Oh, tu desideravi il meglio per me
Tu, tu non avresti potuto dire
Che stavo piangendo,
Piangendo per te




When you said, "So long"
Left me standing all alone
Alone and crying, crying
Crying, crying

Quando mi hai detto, "Ci vediamo"
Lasciandomi là tutto solo
Solo e in lacrime,
in lacrime, in lacrime..



It's hard to understand
But the touch of your hand
Can start me crying

E' difficile da capire
ma il tocco della tua mano
può far germogliare il pianto


I thought that I was over you
But it's true, so true
I love you even more
Than I did before

Pensavo di aver chiuso con te
Ma veramente, per davvero
Io sono pazzo di te ancor di più
di quanto lo ero.




But, darling, what can I do?
For you don't love me
And I'll always be crying over you
Crying over you

Ma, dolcezza, che ci posso fare?
Perché tu non mi ami
E io piangerò sempre per te.


Yes, now you're gone
And from this moment on
I'll be crying, crying
Crying, crying
Yeah, crying, crying
Over you

Si, ora te ne sei andata
E da questo momento
Io verserò lacrime, lacrime
E ancora lacrime
Per te


Note:
Interessante la distinzione proposta tra "cry over you" e "cry for you" sul forum di Wordreference qui

venerdì 29 luglio 2011

The great escape - Patrick Watson























Patrick Watson è il nome di un cantautore canadese e della band della quale è il leader.
Cresciuto in Quebec, ha pubblicato da solista l'album Waterproof 9 nel 2001, e con la sua band Just another ordinary day (2003), Close to Paradise (2006), Woooden Arms (2009).

La canzone di oggi è tratta dall'album "Close to Paradise".
Il pezzo è stato anche interpretato dalla giovane promessa quebecchese Elie Dupuis nella colonna sonora del film "Maman est chez le coiffeur".
Chi fosse interessato al film e avesse bisogno dei sottotitoli in italiano può lasciarlo scritto nello spazio per i commenti.
Il trailer è su youtube e lo potete vedere qui.
Per quanto riguarda il testo di "The great escape" questo si presta a tante interpretazioni ed è di difficile lettura persino per i fans anglofoni, vogliate quindi perdonare eventuali forzature o imprecisioni nel renderlo in italiano.
Eventuali consigli, pareri e quanto altro saranno naturalmente ben accetti (anch'io sono un apprendista della lingua inglese!).
La speranza è sempre quella di offrire la migliore traduzione possibile e di avvicinare culture diverse, magari con della buona musica!
Buon ascolto.





THE GREAT ESCAPE
La grande fuga

Bad day looking for a way home,
looking for the great escape.

Giornata storta per cercare una strada verso casa,
cercare la grande fuga.


Gets in his car and drives away,
far from all the things that we are.

Sale nella sua macchina e si allontana,
distante da tutto ciò che siamo.



Puts on a smile and breathes it in
and breathes it out, he says,
bye bye bye to all of the noise.
Oh, he says, bye bye bye to all of the noise.

Mette su un sorriso e inspira
e butta fuori, lui dice,
addio, addio, addio a tutto il rumore.


Do do do do do

Hey child, things are looking down.
That’s okay, you don’t need to win anyways.

Ehi ragazzo, le cose vanno peggiorando.
Ma va bene, in ogni caso non hai bisogno di vincere.



Don’t be afraid, just eat up all the gray
and it will fade all away.
Don’t let yourself fall down.

Non aver paura, soltanto manda giù tutto il grigio
e quello sfumerà tutto attorno.
Non lasciarti cadere.


Do do do do do

Bad day, looking for the great escape.
He says, bad day, looking for the great escape.
On a bad day, looking for the great escape,
the great escape.

Giornata storta, cercando la grande fuga.
Lui disse, giornata storta, cercando la grande fuga.
In una giornata storta, cercare la grande fuga,
la grande fuga.

mercoledì 13 luglio 2011

Present perfect - Quando mi serve e come si usa.

my room is dirty...>.........I'm cleaning my room...>............................I have cleaned my room.





1) Il present perfect ci serve la maggior parte delle volte per esprimere il nostro passato prossimo.

Costruzione: HAVE/HAS + PP

es. Ho pulito la mia stanza = I have cleaned my room.
es. Lei è arrivata = She has gone.

Facciamo caso a 3 cose:

a) c'è un collegamento spesso implicito tra passato e presente.
es. alle 7.00 la stanza era sporca > dalle 7 alle 8 la pulisco > alle 8 ho pulito la mia stanza.

b) l'azione, la situazione è completata e

c) ci si focalizza sul risultato.


2) Questa vocazione del present perfect per il passato prossimo ben si accorda con l'uso di una serie di avverbi che vi si accompagnano volentieri:

Just
Already
Yet
Still

Just usato con il present perfect significa appena, poco fa
Already traduce già quando vogliamo dire già fatto, già visto o è già quà in frasi positive (+)
Yet è usato nelle domande (?) si traduce "già" es. è già arrivata..? e si colloca a fine frase.
Yet è usato anche nelle negative (-) si traduce "ancora". No, non è ancora arrivata.
Still è "ancora" in frasi positive.

3) Se vogliamo chiedere a qualcuno se ha mai fatto una cosa o se è mai stato in un posto l'espressione giusta la troviamo col present perfect:

HAVE YOU EVER PLAYED A GUITAR?
HAVE YOU EVER BEEN TO MONTREAL?

Anche in questo caso è implicito il rapporto passato e presente tipico del present perfect:
Hai mai fatto questa cosa (da quando sei nato a oggi)?

Come si risponde brevemente a domande così?

NO, NEVER
YES, ONCE.
YES, TWICE.
YES A FEW TIMES.
YES, MANY TIMES.


4) Il present perfect traduce il presente italiano quando si usa per dire da quanto tempo si è in un posto o da quanto tempo si fa o succede qualcosa.

Da quanto tempo sei in Canada?
How long have you been in Canada?
Sono in Canada da lunedì.
I have been in Canada since Monday.
o se oggi es. è sabato posso anche dire: I have been in Canada for six days.

Notiamo come qui ancora c'è un'attenzione al rapporto tra passato e presente (lunedì>adesso) che ci fà preferire il present perfect in inglese laddove in italiano usiamo il presente.
Qui bisogna fare molta attenzione a non tradurre alla lettera l'inglese (sono stato in Canada per sei giorni). Per fortuna le prime volte ci saranno d'aiuto le spie "since" e "for" che si traducono "da" e sono usate tantissimo dal present perfect.

Da quanto tempo siete sposati?
How long have you been married?

Da quanto la conosci?
How long have you known her?

La conosco da tanto tempo.
I have known her for a long time/ 2 years / etc..

Ora attenzione,

se io chiedo semplicemente: sei sposato/ siete sposati? indica una condizione e si traduce in inglese col present simple > Are you married?
con l'introduzione della durata "How long" cambia pure il tempo richiesto e si deve usare il present perfect.

Se io chiedo: la conosci? userò ancora una volta il present simple: Do you know her?
e nella domanda successiva, da quanto tempo la conosci?, con l'introduzione della durata avrò bisogno del present perfect

Se io dico: conosco Francesca, in inglese userò il present simple: I know Francesca. Se voglio dire da quanto tempo la conosco ed introdurre così la durata "for" userò il present perfect.
I have known Francesca for 15 years.

Nei tre esempi che precedono abbiamo usato un present simple per chiedere qualcosa e fare una constatazione e poi abbiamo voluto sapere e abbiamo detto da quanto dura quel qualcosa usando il present perfect. Il present perfect che abbiamo usato si chiama Present perfect simple.

Esiste anche un present perfect continuous, a volte intercambiabile con il present simple.

Se io dico:
Andrea stà ascoltando la radio.
In inglese traduciamo con il present continuous, giusto?
Andrea is listening to the radio.
Se introduciamo la "durata" partendo da una frase col present continuous il present perfect da usare sarà il present perfect continuous.
Da quanto tempo stai ascoltando la radio?
I have (I've) been listening to the radio since 3 o'clock.

Se ti domando: studi inglese? stai imparando l'inglese?
traduciamo: are you learning English? present continuous
quindi per sapere da quanto tempo lo studiamo ci serve present perfect continuous.
How long have you been learning English?

il present perfect continuous si costruisce:
HAVE + BEEN + ING

In genere i verbi "statici" che abbiamo incontrato sono abbastanza allergici ai "continuous" e si traducono col present perfect simple, eccone alcuni: LIKE, LOVE, HATE, NEED, PREFER, KNOW, REALISE, SUPPOSE, UNDERSTAND, BELIEVE, REMEMBER, BELONG, FIT, CONTAIN, SEEM..

Altri quelli "d'azione" si trovano a loro agio con i tempi progressivi e quando sono in compagnia dei vari "how long", "for", "since" prendono volentieri la forma del present perfect continuous.

Le forme progressive le usiamo per azioni e situazioni che sono iniziate ma non concluse.


Negli esercizi dove si deve mettere il tempo verbale giusto al posto dei puntini, se la prima parte della frase è un present continuous, il tempo da usare nella successiva se c'è "for" o "since" è un present perfect continuous.
Se c'è un present simple prima e il verbo usati rientra in quelli statici o c'è verbo essere usiamo il present perfect simple, se invece il verbo è "d'azione" possiamo usare entrambi i tempi. Ecco 1 esempio per ogni caso:

I'm learning German. I.....German for three years.
I have been learning German for three years.

Catherine is ill. She...ill for two weeks.
She has been ill for two weeks.


Jack works in a coffee shop. He....in a coffee shop for ten years.
He has worked in a coffee shop for ten years oppure He has been working in a coffee shop for..

Ricapitolando:

il present perfect simple traduce il passato prossimo
nei casi 1)2)3)

N.B. Anche il past simple lo traduce quindi occhio che non ci siano parole come yesterday, two weeks ago o altre espressioni che chiudono la situazione in un momento specifico del passato, spezzandone quindi il legame con il presente.

nel caso 4) traduce il presente italiano
è accompagnato da "how long" nelle domande o da "since" e "for" nel 99% dei casi o da espressioni equivalenti (es. all her life). A volte si adopera il present perfect continuous.

lunedì 4 luglio 2011

Intermediate and advanced learners (3) - Premessa e scintille

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PREMESSA

La divisione delle attività proposte in categorie rappresentate dalle abilità linguistiche convenzionali di writing, reading, listening, speaking, è da intendersi come un modo di ordinare il materiale di studio secondo un criterio di comodità di consultazione. Le varie abilità linguistiche sono legate intrinsecamente fra di loro e con la cultura della quale sono espressione. Pertanto ogni attività svolta per migliorare il livello specifico di un'abilità linguistica, porterà benefici anche alle altre.


SCINTILLE

1) Chi impara una lingua fuori dai paesi nei quali quella lingua si parla dovrà per forza di cose partire dal testo scritto come fonte principale di apprendimento. E' l'esatto contrario del processo naturale con cui ognuno impara la propria lingua. La buona notizia è che il tempo speso sui libri durante gli anni di scuola potrebbero rivelarsi una buona base dalla quale partire.
Il bambino impara più per emulazione, noi dobbiamo farlo più per differenze, una ginnastica "contrastiva".

2) Energie psicofisiche, tempi di recupero, capacità di fare il vuoto. Tutte cose essenziali per portare a termine qualsiasi progetto. David Allen potrebbe fare al caso vostro...

3) Darsi degli obiettivi a breve termine e verificare periodicamente che la nostra tabella di marcia dia i risultati preventivati. Tenere il conto dei progressi fatti ci darà nuove energie.

4) Motivazione vuol dire anche assegnare delle priorità.

5) La ripetitività può logorare invece che aiutare, se quello che facciamo per imparare ci annoia vuol dire che non va bene. Variare le attività di studio e avvicinarle a quelli che sono i nostri interessi, diversi per ognuno.

6) Le scuole di lingua sono sicuramente un discreto supporto, i loro metodi sono collaudati ma di contro si adattano ad uno studente standard, non vanno incontro alle necessità e agli interessi personali. Un vestito adatto per tutte le occasioni potrebbe, per taluni, non essere buono per nessuna.

7) Non ci servono tutte le parole del mondo ma quelle per esprimerci in sintonia con il nostro mondo interiore, quelle in grado di restituire i sentimenti nelle varie gradazioni insomma orecchie aperte, diamo spazio alle parole che ci servono veramente, quelle che vogliamo diventino, carta e penna alla mano, parte attiva del "nostro vocabolario personale".

8) Uno spazio tutto per sè. Sarebbe opportuno ricavare almeno 20 minuti al giorno da dedicare all'esperienza dell'apprendimento in uno spazio il più possibile raccolto e confortevole, senza distrazioni esterne e interne (meglio spegnere il cell). Se non si ha uno spazio tutto per sè dedicato, se ne può sempre ricavare uno di fortuna, ad esempio in cucina quando tutti sono andati a dormire, o la mattina presto. Da sconsigliare il bagno seduti sulla tazza col portatile sulle ginocchia perché i 20 minuti richiesti per la sessione in quella stessa posizione, potrebbero a lungo andare, causare conseguenze spiacevoli e durature.

9) Credete in quello che fate e... voleteve bene, cazzo!

domenica 12 giugno 2011

Ronan Parke - Feeling good



Ronan Parke è stata la novità più piacevole di questo Britain's got talent 2011 (insieme forse ai fantastici New Bounce).
Ha interpretato in occasione della sua audizione al BGT il brano “Feeling good” composto nel 1968 da Newley e Bricusse per il musical “The Roar of the Greasepaint” e reso popolare da Nina Simone l’anno seguente.
Ronan, grazie alla sua voce straordinaria, all’ottima presenza scenica e alle sue interpretazioni sempre all’altezza dei brani dei big proposti, ha incantato giudici, pubblico a teatro e spettatori a casa.
Per stampa e bookmakers era lui il candidato da battere per conquistare la vittoria finale al BGT.
Poi dichiarazioni sorprendenti su un di un blog, da parte un presunto impiegato della Sony che vuole restare anonimo, secondo le quali l'esito del talent show sarebbe già stato deciso a tavolino dagli organizzatori: Ronan Parke avrebbe vinto la finale.
Seguiva una lunga e dettagliata ricostruzione sul come e sul perché la Syco, società di produzione televisiva e musicale fondata da Simon Cowell (inventore di format tra i quali X-factor e American’s Got Talent e conosciuto al grande pubblico per il ruolo di giudice dai commenti ironici e dalla battuta pronta nei suoi talent shows) avrebbe scommesso su di lui per farne il nuovo Justin Bieber, ovvero una fonte di guadagno assicurato per il fiorente mercato delle teenagers.
Ronan Parke al BGT arriverà secondo, il caso si sgonfia e si passa ad altro.
Sull’ attendibilità delle accuse rivolte al BGT ognuno si faccia la propria idea, comunque sia, il ragazzo ha talento da vendere, buca lo schermo come pochi e cosa più importante ha fatto breccia nel cuore di tanti. Per un esordiente di 12 anni che vuole intraprendere la carriera di cantante è già un gran bel risultato.
E questo è un fatto.

Le 3 serate di Ronan Parke in HD:

Audizionehttp://youtu.be/D5KFubs2dxg
Semifinalehttp://youtu.be/G-O6rBNUKLk
Finalehttp://youtu.be/OzwFL0kFC7g



FEELING GOOD
Sentirsi bene

Fish in the sea
you know how I feel

Pesce nel mare
Tu sai come mi sento

River running free
You know how I feel

Fiume che scorre libero
Lo sai come mi sento

Blossom on the tree
You know how I feel

Fiore sull'albero
Tu lo sai come mi sento


It's a new dawn
It's a new day

E'una nuova alba
E' un nuovo giorno


It's a new life - for me
And I'm feeling good

E' una nuova vita - per me
E mi sento bene

Stars when you shine
You know how I feel

Stelle quando splendete
Sapete come mi sento

Scent of the pine
You know how I feel

Profumo del pino
Sai come mi sento

Oooh freedom is mine
And I know how I feel

Oh la libertà mi appartiene
E io lo so come mi sento

It's a new dawn
It's a new day

E' una nuova alba
E' un nuovo giorno

It's a new life - for me
And I'm feeling good

E' una nuova vita - per me
E mi sento bene




I commenti dei giudici:

Amanda Holden:
"Oh my goodness! Ronan that was ace! I cannot believe how fantastic that was!"

ace: very good



Michael McIntyre: “You said you took a day off school, I wouldn’t bother going back. You’re a little star. You have taken a room and you have just blown the roof off it!."

take a day off: prendersi il giorno libero a scuola, al lavoro ecc..
bother: spesso usato in frasi negative, spendere tempo a fare qlc



Louis Walsh: “Ronan, I’m going to predict really big things for you.”
E ha aggiunto “Ronan Parke – remember that name. This kid is going to be a star.”

predictions(previsioni): ecco degli esempi sull'uso del "going to" per le previsioni future.

sabato 11 giugno 2011

Make you feel my love


"Make you feel my love" è una canzone scritta da Dylan, resa popolare da Adele, riproposta brillantemente da Rebecca Ferguson nel talent show X-Factor 2010 e poi dalla stellina di Poringland, Ronan Parke, nelle semifinali del "Britain's got Talent" 2011 terminato qualche giorno fa.














Vi propongo la mia interpretazione non letterale di "Make you feel my love" e subito dopo ci dedicheremo agli spunti linguistici che il testo ci offre con particolare attenzione alle espressioni idiomatiche.



MAKE YOU FEEL MY LOVE
Farti sentire il mio amore


When the rain is blowing in your face,
and the whole world is on your case

Quando la pioggia ti soffia sul viso
e tutto il mondo ce l'ha con te


I could offer you a warm embrace
to make you feel my love.

potrei offrirti un caldo abbraccio
per farti sentire il mio amore.


When the evening shadows and the stars appear,
and there is no one there to dry your tears,

Quando le stelle e le ombre della notte appaiono
e nessuno è là ad asciugarti le lacrime


I could hold you for a million years
to make you feel my love.

potrei tenerti stretto per un milione di anni
per farti sentire il mio amore


I know you haven't made your mind up yet,
but I would never do you wrong.

So che non hai ancora preso una decisione,
ma non ti farei mai sbagliare.


I've known it from the moment that we met,
no doubt in my mind where you belong.

Lo so dal primo momento che ci siamo visti
nessun dubbio su quale sia il posto giusto per te


I'd go hungry; I'd go black and blue,
I'd go crawling down the avenue.

Farei la fame; andrei di lividi pesta,
a carponi per la via


No, there's nothing that I wouldn't do
to make you feel my love.

No, davvero non c'è cosa che non farei
per farti sentire quanto ti amo.


The storms are raging on the rolling sea
and on the highway of regret.

Le tempeste infuriano sul mare in burrasca
e sulla strada del rimorso


Though winds of change are throwing wild and free,
you ain't seen nothing like me yet.

Per quanto i venti del cambiamento si scagliano selvaggi e liberi,
tu non hai visto ancora niente come me


I could make you happy, make your dreams come true.
Nothing that I wouldn't do.

Io potrei darti la felicità, realizzare i tuoi sogni.
Non c'è cosa che non farei.


Go to the ends of the Earth for you,
to make you feel my love

Andrei in capo al mondo per te,
per farti sentire il mio amore.








Be on sb's case

Il primo verso che presenta delle difficoltà per l'apprendista traduttore arriva quasi subito:
and the whole world is on your case
Né il dizionario bilingue né Google sembrano suggerirci una pista praticabile.
A levare le castagne dal fuoco ci pensa l' Oxford Advanced Learner's Dictionary.
La ricerca andrà fatta su "case" non su "world".
Troviamo la definizione più appropriata fra le frasi idiomatiche:
"be on sb's case": (informal) to criticize sb all the time. Es. She's always on my case about cleaning my room.
and the whole world is on your case
- e tutto il mondo ti sta addosso - credo possa andare, anche se nella traduzione di sopra ho preferito "tutto il mondo ce l'ha con te" per evitare l'effetto saturazione da mischia di rugby ovvero tutti mi stanno addosso, sento caldo, mi manca l'aria e tu non trovi di meglio da fare che soffocarmi col tuo "warm embrace"?!? Ma fuori dai baiocchi!


Make your mind up

Altra espressione idiomatica che può tornare utile la troviamo nel verso:
I know you haven't made your mind up yet.
"Made" è chiaramente un past participle, quindi cercheremo "make your mind up" sotto "mind".
La troviamo di nuovo sotto IDM (abbreviazione di IDIOM nel dizionario).
make your mind up o make up your mind = to decide sth es. They're both beautiful, I can't make up my mind


where you belong

belong + avverbio o preposizione = to be in the right or suitable place. Es. Where do this plates belong? (lett. Qual'è il posto giusto per questi piatti? Noi diremmo: dove vanno messi questi piatti, qual'è il loro posto?
to belong è "appartenere".
where you belong=dov'è il tuo posto (sottinteso: accanto a me!)


black and blue

La traduzione che ho proposto di "I'd go black and blue" si distanzia parecchio da ogni altra sul web. Laddove il "blue" è tradotto nell'accezione diffusa di malinconico lasciando spaiato il nero e smorzando il crescendo dell'intera sequenza, ho preferito usare un'espressione
che restituisse a questo verso il giusto ruolo di traghettatore al climax del verso successivo.
L' Advanced Oxford Learner's Dictionary (da ora io poi AOLD) riporta il seguente uso dell'espressione "black and blue":
(beat smb) black and blue = (to hit sb until they are) covered with bruises (lividi)
che rende legittima l'ipotesi di traduzione proposta.




Links:


Su Youtube troviamo:

la versione di Adele con le parole
http://www.youtube.com/watch?v=TpCQV22ezo0

videoclip di Adele
http://www.youtube.com/watch?v=0put0_a--Ng

Rebecca Ferguson
http://www.youtube.com/watch?v=FbBJoKNRZis

Ronan Parke con e senza giudizi sull'esibizione:
http://www.youtube.com/watch?v=zfB0OZE-PLw
http://www.youtube.com/watch?v=3WIkjasLRNI


il karaoke per esercitare la pronuncia:
http://www.youtube.com/watch?v=KMGS1WYDQvg

Intermediate and advanced learners (2) testi e teachers

Testi:


Oxford Picture Dictionary (ottimo)




















teachers:

JenniferESL (US)
ecco qui un buon punto di partenza
http://www.youtube.com/watch?v=4L5QPosCKck

Mr Duncan (UK)

il suo canale
http://www.youtube.com/user/duncaninchina#p/c/8B3F18AC104C9F46

fra le risorse da utilizzare sicuramente le lezioni di pronuncia della BBC!
http://www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish/grammar/pron/

le riviste Speak Up e English24 entrambe con cd.

La prima presenta articoli di varia natura: personaggi famosi, eventi folkloristici UK e USA, questioni ambientali, commercio equo...
Gli articoli sono in ordine crescente di difficoltà dal pre-intermediate all'advanced cosicché ognuno ha l'opportunità di esercitarsi con del materiale adatto alla propria preparazione.
Una vera chicca è poi la possibilità di prendere confidenza sia con la pronuncia inglese che con quella americana. Infatti si propongono alternativamente le due pronunce e la provenienza dello speaker varia, come suggerito da una bandierina accanto al titolo, a seconda che l'articolo sia relativo al mondo anglosassone o a quello a stelle e strisce.

English24 riporta articoli tratti dalle maggiori testate internazionali ed è rivolto secondo me ad un target un po' più adulto e meno modaiolo rispetto all'altra rivista.
Utili le schede-dizionario dedicate ad un singolo verbo con frasi che ne spiegano l'uso.

Intermediate and advanced learners (1) - testi e teachers

Questo blog intende essere un punto di raccolta di risorse per l'apprendimento della lingua inglese. E' rivolto a tutti coloro che hanno un interesse verso la lingua e la cultura anglosassone.

Le qualità che non devono mancare affinché si ottengano dei buoni risultati sono poche ma importanti:

Volontà
Costanza
Curiosità


Requisiti minimi richiesti: un livello di inglese scolastico.
Per essere chiari rientrano in questa fascia:
tutti coloro abbastanza bravi a capire l'inglese scritto, che presentano delle difficoltà medio-alte se devono scrivere qualcosa e delle grosse difficoltà a capire un madrelingua inglese.


I testi e le lezioni consigliati di seguito non sono adatti ai principianti assoluti in quanto sono scritti o parlati in lingua inglese.


Testi consigliati:




Basic English Grammar - international edition - di Azar/Hagen - ed. Pearson Longman













English Grammar in Use (blu)













Dizionari: io ho il piccolo Oxford wordpower e l'ultima edizione di Oxford Advanced Learner's Dictionary.




L'equivalente della Cambridge l'ho sfogliato un po' e mi è sembrato altrettanto valido.
















Per quanto riguarda quello bilingue ho il sempre valido "Il nuovo Ragazzini" della Zanichelli classe 1984.
E qui i prezzi salgono..













Teachers


Meylysa

Ecco un buon punto di partenza!
http://www.youtube.com/user/Meylysa#p/u/179/TY1jhCIPmAA









MrDuncan

Pronuncia british e sottotitoli in inglese:
http://www.youtube.com/user/duncaninchina